Ultherapy – Lifting non chirurgico

Rai 2 – Detto Fatto

«Parliamo di rughe, di rilassamento cutaneo, ma attenzione: senza usare la chirurgia estetica ma usando dei macchinari che, vuoi o non vuoi, il loro lavoro lo fanno.
Grazia, buon pomeriggio e benvenuta.»

«Ciao Caterina.»

«Allora, raccontaci tutto Grazia: chi sei, cosa vorresti…»

«Sono Grazia, sono nata a Palermo, abito a Milano, ho 56 anni e il mio problema sono le rughe.»

«Però hai 56 anni, cioè chi è che a 56 anni non ha qualche ruga? Marco, sarebbe impossibile, no?»

«Giusto, sono fisiologiche.»

«Arrivano anche prima, anzi, lei sta anche bene.»

«Sì, però diciamo che bisogna anche saperle accettare.»

«Tu le hai accettate?»

«No.»

«Come no?»

«No, non le accetto.»

«Quali vorresti togliere?»

«Tutte, soprattutto il codice a barre; vorrei tornare a com’ero quando avevo 20 anni.»

«Quindi vorresti diventare tirata come tutte.»

«Proprio come tutte no, perché poi diventiamo tutte uguali, però un pochetto sì.»

«Ecco qui com’eri tanti anni fa: non avevi bisogno di trucco. Marco illuminaci.»

«Ciao Grazia. Dunque, Grazia lamenta giustamente di vedersi le rughettine un pochettino accentuate, quindi quello che si può fare con la medicina estetica non invasiva è utilizzare un nuovo macchinario a ultrasuoni che va proprio a ridare la forma a triangolo del suo volto.»

«Perché il cedimento cutaneo vuol dire che ti fa la faccia rotonda? Non capisco.»

«Sì vuol dire che la pelle inizia a scendere, le rughe della marionetta iniziano a farsi più marcate… Ma noi non gonfieremo gli zigomi, non faremo un lifting eccessivo, bensì qualcosa che andrà a ritriangolizzare il volto di Grazia in maniera naturale.»

«Spieghiamo però cosa sono gli ultrasuoni.»

«Gli ultrasuoni sono una fonte di energia che andranno a fare dei punti di calore a una precisa profondità per andare a rompere le fibre collagene, che è un po’ l’impalcatura che tiene in piedi tutta la nostra pelle; rompendosi si stimolerà un processo di rigenerazione e quindi noi avremo nuove fibre collagene: la neocollagenesi.»

«Perché il problema è che il collagene non funziona più dopo una certa età.»

«Dopo una certa età inizia a cedere, quindi si presentano dei cedimenti, la forza di gravità non aiuta e per questo noi andremo a fare un lifting non chirurgico.»

«Vogliamo vedere questo lifting a ultrasuoni? Abbiamo delle testimonianze? Vediamo.»

«Sì, abbiamo delle foto di prima e dopo. Qui abbiamo fatto collo e contorno mandibolare, quindi si vede proprio una ritriangolarizzazione (questo è il termine tecnico che usiamo noi).»

«Ma qui sul collo è tantissimo, che risultato.»

«Questa macchina è approvato per il lifting del viso, del collo e del décolleté, come vediamo su questa paziente.»

«Sì perché anche il décolleté poi ne risente.»

«Il décolleté è una zona molto esposta al sole, è una zona soggetta a un invecchiamento molto forte, come il volto.»

«Cerchiamo di capire questo apparecchio come funziona: è a ultrasuoni (e ci hai spiegato cosa sono), prima però va fatta un’ecografia per vedere com’è messa la pelle: lo facciamo con Grazia?»

«Sì, facciamolo. Accomodati pure Grazia, mettiti comoda.
Non tutte le pelli sono uguali, quindi è molto importante valutare con l’ecografia se riusciamo a colpire il nostro target, che, nel caso della zona sottomentoniera, quindi questa zona qua, è appunto il muscolo platisma, e noi dobbiamo proprio ricercarlo con l’ecografia.»

«Senti è vero che una donna che ha preso tanto sole ha più rughe? Lo possiamo dire visto che adesso arriva l’estate?»

«Assolutamente sì. Dove adesso vedi una linea bianca al di sotto della linea verde, quello è il nostro obiettivo, quello è il muscolo platisma del collo, ed è molto importante questa ecografia perché non tutte le pazienti hanno questo obiettivo a quella profondità; ovviamente adesso siamo in modalità demo, quindi non è un vero e proprio trattamento. Questo è quello che si provoca all’interno del muscolo, questi colpi andranno proprio a denaturare il collagene.»

«Ma che temperatura raggiungono gli ultrasuoni?»

«Dai 65° ai 70°.»

«70° in faccia?»

«Assolutamente no: come nel caso del macchinario che scioglieva il grasso, che abbiamo visto nella scorsa puntata, questo temperatura si raggiunge solo a questo profondità, quindi a livello cutaneo la paziente non percepisce dolore, perché raggiunge la temperatura solo a 4,5 mm, per questo si chiamano “microfocalizzati”.»

«I risultati si vedono subito?»

«I risultati si vedono a distanza di 3-4 mesi.»

«Come mai tutto questo tempo?

«Perché si deve dare tempo al nostro corpo di eliminare il collagene che abbiamo distrutto e poi dar tempo al corpo di riformarne di nuovo. Io vedo la paziente tre mesi dopo e poi faccio una rivalutazione dopo sei mesi.»

«Vediamo graficamente cos’è questo lifting.»

«Come vedi questi sono i diversi strati: il derma, il tessuto sottocutaneo, e il nostro obiettivo, che sta a 4,5 mm, è la fascia di connessione muscolare: chiamata così in gergo, perché si chiamerebbe SMAS, che è un acronimo complicato per indicare la fascia che si trova al di sopra del muscolo contenente le fibre collagene, quindi quello è il nostro obiettivo. Questi punti arancioni che vediamo nella grafica sono i punti degli ultrasuoni, detti “punti di termocoagulazione”, cioè dove agisce il calore. Ci sono diversi livelli di profondità, quindi si può agire a 1,5, 3,0 o a 4,5: nel caso della nostra ospite dobbiamo agire a 4,5.»

«Come mai abbiamo fatto l’ecografia al collo e non sul viso?»

«Perché di solito trattiamo tutta la zona sottomentoniera, il contorno mandibolare e tutta l’area sottozigomatica, quindi proseguiremo e faremo l’ecografia al viso.»

«Se la facciamo adesso, cosa si vede? Grazia ovviamente il dottore ti fa lo sconto se vai da lui.»

«Certo che vado!»

«In questo caso il nostro obiettivo non è più il platisma, che è un muscolo del collo, ma sarà lo SMAS, quella rete di connessione muscolare che qua vediamo un pochettino sopra a 4,5, vedi quella linea bianca? In questo caso dovremmo cambiare il trasduttore, che è questo oggetto, e inseriremo quello che invece di sparare a 4,5 eroga questi ultrasuoni a 3 mm di profondità.»

«Vediamo la grafica che era abbastanza chiara: quindi devi cambiare e andare al tessuto sottocutaneo e non alla fascia di connessione muscolare.»

«Esatto, perché altrimenti andrei troppo in profondità e colpirei un obiettivo che non è quello che voglio colpire.»

«Però c’è differenza con il lfting chirurgico, è ovvio, questo non fa miracoli.»

«Esattamente, non è un lifting chirurgico; quello che può fare è ritardare la necessità di un lifting chirurgico ma anche i costi sia in termini economici che biologici sono nettamente inferiori: consideriamo che non ci sono effetti collaterali, quindi la paziente dopo la seduta torna subito alla sua vita sociale, ci sarà solo un lieve rossore e potrà anche truccarsi.»

«Prima abbiamo visto dei prima e dei dopo: rivediamoli partendo dalla prima foto del collo e della faccia. Guardate già che differenza; poi abbiamo visto un décolleté, poi abbiamo anche un lifting del sopracciglio… Incredibile la differenza, si riesce proprio a sollevare e a dare uno sguardo proprio più fresco. Arriviamo al sottomento: qui sembra anche più magra la paziente.»

«Diciamo che la zona del sottomento oltre ad avere una lassità cutanea ha molto spesso anche una componente adiposa ma nel caso della nostra paziente c’è solo una lassità cutanea. Con questo macchinario si va anche a sciogliere un po’ il grasso della zona sottomentoniera.»

«Però parliamo di costi, arriviamo al tasto dolente. Il lifitng chirurgico, che è invasivo, con anestesia totale, ha sicuramente un costo più elevato.»

«Sì, partendo dai minilifting il costo è di 6.000 euro, invece il lifitng normale anche fino a 12.000 euro. C’è un’anestesista, una sala operatoria, ci sono due chirurghi e ci sono almeno 15 giorni di recupero.»

«Parliamo invece di questo macchinario, di questo lifting a ultrasuoni.»

«Il risultato ovviamente non può essere come quello di un lifting chirurgico. La paziente entra in studio, fa dai 30 ai 90 minuti di trattamento e il ritorno alla vita sociale è immediato; il costo varia dagli 800 euro per una singola zona fino a circa 2.000 euro per tutto il volto e tutta la zona del sottomento.»

«Ho capito già che Grazia vuole fare tutto: faccia, sottomento, occhi. C’è lo sconto Detto Fatto ma fino a un certo punto eh, te lo dico Grazia.
Comunque questi 2.000 euro devo aspettare tre mesi per sapere se li ho spesi bene o no.»

«Sì, diciamo che è una tecnica con la quale si sono effettuati più di un milione e mezzo di trattamenti nel mondo, quindi c’è una ricca letteratura; è stata anche approvata dall’FDA e dall’Unione Europea.»

«Ma se io tra tre mesi non ho risultati devo rispendere questi 2.000 euro?»

«No, facciamo un piccolo ritocchino e spariamo dei colpi, però sono certo che i risultati li avrà.»

«Va bene, grazie, intanto abbiamo riassunto un po’ tutte le caratteristiche di questo lifting a ultrasuoni, valida alternativa al lifting chirurgico. La prima cosa, però: non prendete sole perché con il sole le rughe arrivano molto in fretta.»


Ultherapy è un trattamento per il lifting non chirurgico di viso, collo e décolleté. Si basa sull’utilizzo degli ultrasuoni microfocalizzati che vanno a rompere, vanno a “denaturare” (è la parola tecnica) il collagene presente, che non fa più il suo mestiere perché è un collagene vecchio, e stimola quel processo chiamato “neocollagenesi”, cioè la produzione di nuovo collagene.
È un trattamento molto sicuro perché è anche dotato di un ecografo (anch’esso riconosciuto dall’FDA) che ci permette di vedere ben oltre quello che è il nostro target, infatti riusciamo a vedere addirittura fino a 8 millimetri.
Viene definito “lifting della pausa pranzo” perché non ha downtime, non ha tempo di recupero, quindi il paziente può recarsi presso la clinica, effettuare il trattamento e tornare da subito a tutte le attività quotidiane.

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