Il medico estetico Marco Bartolucci spiega il potenziale di un nuovo trattamento tecnologico e rigenerante grazie alla sua capacità di veicolare ingredienti bioattivi. Un messaggio in una «bottiglia» cellulare
Lo sa bene Letizia Ortiz. La regina consorte di Spagna abbaglia con la sua pelle radiosa e levigata. I suoi sono «micro» segreti: gli esosomi.
Cosa sono? «Reticoli endoplasmatici di dimensioni nanometriche — spiega Marco Bartolucci, medico estetico e fondatore delle cliniche Sotherga —, secreti dalla cellula al di fuori delle sue pareti per lo scambio di informazioni intracellulari. Gli esosomi sono fondamentali per la trasmissione di segnali tra le cellule stesse. Infatti, sono assimilabili a “bottiglie contenenti un messaggio” al loro interno, sono vescicole sufficientemente piccole da riuscire a muoversi liberamente nel nostro corpo e penetrare la membrana cellulare per consegnare appunto… il loro messaggio».
Tecnologia cellulare
Gli esosomi hanno un enorme potenziale: «Il diametro è inferiore ai 150 nm, la superficie è composta da una membrana lipidica che può contenere proteine in superficie, Dna, miRna, Rna, lipidi, ecc… Grazie alla ricerca scientifica il loro utilizzo è diventato il punto di forza di nuovi e promettenti trattamenti rigeneranti — continua lo specialista —. Queste particelle chiamate “carrier” trasportano una notizia “di attivazione” e di “giovinezza” alle cellule. ExoCobio, per esempio, è una formulazione avanzata di esosomi che ha attirato l’attenzione della comunità scientifica per la sua capacità di veicolare ingredienti bioattivi in modo mirato ed efficace».
Come e quando vengono applicati? «Sono applicati in maniera topica sulla pelle — risponde Bartolucci —. Sono molto funzionali dopo un trattamento laser/microneedling (tecnica di ringiovanimento cutaneo), gli esosomi di ExoCobio potenziano notevolmente i benefici del trattamento stesso grazie alle certificate proprietà anti-infiammatorie, rigenerative e depigmentanti». Esistono due tipi di esosomi: uno per la pelle e uno per il cuoio capelluto e i capelli. «Quelli applicati sulla pelle sono in grado di migliorare il processo di rigenerazione cutaneo, invertire l’invecchiamento, ripristinare la barriera epidermica, normalizzare il ricambio cellulare e hanno un potente effetto antinfiammatorio e antiossidante. Anche sul cuoio capelluto hanno un fortissimo effetto antinfiammatorio e promuovono la rigenerazione del bulbo capillare».
Sono utili anche per l’acne? «Sono ideali per la cura delle patologie infiammatorie come l’acne, ma anche per le macchie come melasma o di altro tipo (prima bisogna sottoporsi a una visita medica specialistica per individuare il tipo di discromia). Ma, in generale, si applicano dopo trattamenti con il laser o il needling. L’applicazione degli esosomi è versatile — conclude Bartolucci —, adatta a pazienti di ogni età, è sicura anche d’estate e si può fare un trattamento ogni tre settimane. Per mantenere i risultati, sarebbe utile ripetere il protocollo due volte l’anno».
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