La procedura stimolante che usa micro-aghi per migliorare l’aspetto della pelle proposta negli ambulatori medici è disponibile anche nelle versioni da usare a casa. Le abbiamo provate, e abbiamo chiesto a una dermatologa come avvalersi di questi strumenti in sicurezza
Il microneedling medico è una procedura stimolante minimamente invasiva che usa micro-aghi, spessi come spilli, che creano nella pelle micro-perforazioni. «La cute reagisce a questi “insulti” innescando una naturale reazione di riparazione dei tessuti, producendo nuovo tessuto ricco di collagene, fattori di crescita e ossigenazione attraverso il flusso sanguigno», spiega Marco Bartolucci, medico chirurgo estetico. La sua azione non è solo rigenerante. «I micro-aghi creano varchi che migliorano l’assorbimento di principi attivi benefici per la pelle che vengono infusi contemporaneamente con la penetrazione, come la vitamina C, per esempio, oppure gli esosomi AscePlus di origine vegetale estratti dalle cellule staminali della Rosa di Damasco, purificati con una tecnologia brevettata, per ringiovanire la cute». Dopo il protocollo l’aspetto della cute migliora, perché si presenta più tonica e levigata. Una condizione che rende meno evidenti rughe e segni, mentre le discromie risultano attenuate.
Il microneedling è proposto negli ambulatori medici ed è disponibile anche nelle versioni da usare a casa. Oltre ad averle provate, abbiamo chiesto a una dermatologa come avvalersi di questi strumenti in sicurezza.
Microneedling dispositivo usato negli ambulatori di medicina estetica: come funziona
La procedura proposta negli ambulatori medici richiede da 45 minuti a un’ora. Prima di iniziare, lo specialista esegue un’analisi accurata delle condizioni della pelle. Una volta stabilito che si può procedere, definisce quale molecola curativa utilizzare e applica un anestetico topico sulla zona da trattare. Il preparato viene lasciato in posa per circa mezz’ora prima dell’inizio del protocollo vero e proprio che, in questo modo, risulta totalmente indolore.
Dopo essersi accertato che la pelle abbia perso temporaneamente sensibilità, il medico esegue la procedura servendosi di uno strumento simile a una penna, dotato all’apice di una testina costellata di minuscoli aghi sterilizzati, talmente piccoli da risultare quasi invisibili. «La profondità degli aghi varia da 0,25 mm a 2,5 mm, e a seconda dell’obiettivo stabilito il medico stabilisce quale lunghezza utilizzare: quella minima per un glow ringiovanente, e quella massima per il trattamento di cicatrici o rughe, per esempio», spiega Marco Bartolucci, medico chirurgo estetico.
L’esperto muove lo strumento in modo uniforme sulla pelle di tutto il viso. «È importante che lo strumento passi accuratamente su tutta la superficie interessata, in modo da realizzare un effetto ringiovanente full face».
«Gli aghi colpiscono principalmente il derma, creando microferite che stimolano i processi di guarigione naturali senza causare danni significativi. Questa lesione mirata promuove la sintesi del collagene e il rimodellamento della pelle. Le microlesioni avviano una guarigione a cascata delle ferite, rilasciando fattori di crescita e attivando i fibroblasti responsabili della produzione delle fibre rassodanti», spiega Marco Bartolucci.
Subito dopo la seduta, eventuali rossori si dissolvono nel giro di pochi minuti. «Il microneedling medico non dà risultati definitivi, ma va considerato come un iter che preserva la vitalità delle cellule cutanee. Richiede trattamenti di ritocco come parte di un piano di mantenimento a lungo termine. Per ottenere risultati apprezzabili, viene programmato caso per caso il numero di sessioni necessarie e con quale frequenza ripeterle», sottolinea l’esperto.
La cura post-procedura è fondamentale per ottenere risultati ottimali. «Si consiglia di utilizzare una crema idratante delicata ed evitare prodotti aggressivi, come i peeling per esempio, o l’esposizione al sole per alcuni giorni dopo il trattamento».
Il processo di rigenerazione attivato dalla micro-perforazione che si verifica a fior di pelle, si realizza anche a livello del cuoio capelluto, a beneficio anche dei bulbi piliferi. Con questa metodica le radici del fusto diventano più vigorose, e viene favorita una crescita sana. «Anche in questo caso il microneedling associato agli esosomi funziona risvegliando, rivitalizzando le radici dei capelli ancora attive», spiega Marco Bartolucci. Prima di iniziare la seduta il medico applica un anestetico topico. Il numero di incontri necessari per ottenere risultati è sempre personalizzato.
Microneedling cosmetico da usare a casa: come funziona
Le specialità che realizzano il microneedling cosmetico da usare a casa si presentano sotto forma di piccoli flaconi dotati di testine punteggiate di micro-aghi che penetrano in profondità che non raggiunge il derma, e della lunghezza di poche frazioni di millimetro, caratteristica che rende l’applicazione assolutamente indolore.
Il microneedling cosmetico rappresenta un nuovo gesto di bellezza. Rispetto alla procedura proposta nei centri di medicina estetica non produce fastidi, ma è in grado di garantire una capacità di assorbimento dei principi attivi superiore a quella che può realizzare una crema o un siero. A ogni pressione indolore i micro-aghi rilasciano il trattamento a base di principi attivi stimolanti e idratanti intensivi, come per esempio cocktail di peptidi e combinazioni di acido ialuronico a diversi pesi molecolari.
Questa tipologia di cosmetico a infusione non si usa tutti i giorni, e richiede applicazioni da ripetere a distanza 15-20 giorni e più volte nel corso dell’anno a seconda delle necessità.
Un altro punto di forza dei micro-aghi cosmetici risiede nella loro caratteristica di non danneggiare i tessuti né le terminazioni nervose. Una caratteristica apprezzata dalle persone che hanno paura delle iniezioni in generale.
Sono disponibili anche le versioni di microneedling cosmetici specifici, racchiusi in flaconi dotati di micro-aghi di lunghezza prestabilita, per curare il cuoio capelluto e contrastare la caduta dei capelli. Questa tipologia di prodotti è proposta anche in kit che prevedono i sieri a base di vasodilatatori come Kopexil, fattori di crescita stimolanti ed estratti vegetali di Serenoa repens in grado di contrastare l’azione della 5-alfa-reduttasi responsabile dell’atrofizzazione dei follicoli piliferi, da applicare dopo il trattamento.